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Addio ai paradisi fiscali?

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16 Settembre 2014   |   Opinioni

Addio ai paradisi fiscali?

E’ noto che colossi del calibro di Google, Amazon, Microsoft, Apple.. aggirino non metaforicamente le tassazioni dei diversi paesi sfruttando gli accordi bilaterali tra le varie nazioni a proprio vantaggio. Un’attività costante e difficilmente quantificabile in termini di mancati introiti per le agenzie fiscali, che potrebbe presto subire un deciso arresto.

L’organizzazione per la cooperazione  e lo sviluppo economico (OECD), organismo che raccoglie le richieste fiscali dei paesi più influenti, ha infatti deciso di coordinare un’azione congiunta volta a combattere su scala mondiale questo meccanismo complesso di elusione fiscale.

La svolta sembra essere stata proprio la crisi economica e lo sviluppo dell’economia digitale degli e-commerce che hanno accentuato il fenomeno, tanto da portarlo all’attenzione delle amministrazioni di paesi come gli USA, in quanto foriera di distorsioni economiche globali, già in lotta mondiale con i paradisi fiscali (vedi FATCA e la pressione operata anche sulla Svizzera).

Trattandosi di un’economia legata a internet è davvero arduo applicare in modo armonizzato le regole fiscali, ma il documento di concerto appena reso pubblico (beps-2014) cerca di coinvolgere in tale azione ben 34 paesi, inclusi Brasile, Cina, Russia.

Si tratta per ora di una semplice linea di indirizzo, che invoca però la trasparenza nei trasferimenti e una maggiore attenzione ai trasferimenti volti non a finalizzare azioni produttive, ma a ottenere vantaggi fiscali (in termini di deduzioni o crediti IVA).

Tra le nazioni che per prime potrebbero applicare tali linee guida figurano l’Australia, la Gran Bretagna e la Francia. Ma a stretto giro anche gli USA che sono i principali ispiratori del documento. Questo, secondo KPMG, avrà un impatto immediato sulle multinazionali, ma l’applicabilità non arriverà probabilment prima di 5-10 anni, nonostante analisti e fiscalisti concordino sulla necessità di procedere in questa direzione.

Scritto da Massimiliano Brasile

Massimiliano Brasile

Ingegnere, autore di svariati articoli tecnici nel settore IT, appassionato di finanza personale, crawling e android. Vedi il profilo anche su Google+.

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16 Settembre 2014   |   Opinioni

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